Addovà Tour è il nome di un piccolo team di guide turistiche abilitate, indipendenti e con regolare partita iva, specializzate nella creazione di itinerari insoliti e tematici, visite museali e trekking in città.

Dove vuoi andare?

Seguici sui social!

TOP

San Gennaro patrono di Napoli: il miracolo, il sangue, la storia

San Gennaro patrono di Napoli: il miracolo, il sangue, la storia

San Gennaro è senza dubbio il più famoso fra i santi partenopei, quello a cui il popolo dedica ancora preghiere, a cui richiede le “grazie”, e perchè no, i”miracoli”.
Riguardo al miracolo di “faccia gialla” (è così che il Santo viene soprannominato) senza dubbio siamo tutti preparati: ne conosciamo la data (ovvero le date) l’ubicazione, l’ondata di superstizione che invade la città che aspetta lo scioglimento del sangue miracoloso.
Tutti almeno una volta siamo entrati all’interno del Duomo di Napoli, custode delle spoglie mortali del Santo, e tutti almeno una volta abbiamo sentito parlare del celebre Tesoro di San Gennaro. Ma chi era davvero San Gennaro? Quali gesta lo hanno portato a diventare il Santo protettore di Napoli? Quali e quanti luoghi la città gli ha dedicato nel tempo?

I luoghi del santo

Noi di Addovà tour vogliamo provare a raccontarvi tutto questo, vogliamo presentarvi il Santo patrono attraverso le nostre passeggiate guidate.
Sono tanti in città i luoghi legati al Santo, attraverso i quali snocciolarne la storia, le gesta ed il portato di superstizione e credenza popolare tipico del popolo napoletano.
Si parte da Porta San Gennaro fino ad arrivare al Duomo, alla cripta ed alla cappella contenente i resti mortali (le reliquie) fino al museo del tesoro. Si continua procedendo verso il quartiere di Forcella, che vede al suo ingresso uno dei murales dello street artist Jorit Agoch, un gigantesco ritratto del santo (in chiave moderna). Ultima, la piazzetta Riario Sforza, nascosta agli occhi del turista meno attento, ma custode di un monumento di eccezionale importanza: la guglia eretta per sostenere la statua del Santo, che dalla seconda metà del 1600 veglia dall’alto sulla città.

Chi era San Gennaro?

Il nome “Gennaro” deriva da “Ianuarius”, appellativo dato a coloro che nascevano nel mese di Gennaio. Il nome vero di San Gennaro è probabilmente Procolo oppure Publio Fausto Gennario.
Vescovo di Benevento, morto per non aver voluto rinunciare alla fede cristiana, martirizzato all’inizio del IV secolo d.C., all’epoca di Diocleziano, uno dei più feroci persecutori dei Cristiani.
Secondo quanto riportato dalle fonti, San Gennaro si sarebbe recato a Pozzuoli per andare a trovare il diacono Sossio, e sarebbe stato incarcerato per ordine del proconsole della Campania Dragonio perché guida della comunità dei Cristiani, il cui culto all’epoca era proibito.
San Gennaro, incapace di rinnegare la sua fede, sarebbe stato incarcerato e condannato ad essere sbranato dalle fiere all’interno dell’anfiteatro Flavio di Pozzuoli.
Le belve si sarebbero rifiutate di aggredire i santi martiri, sottoposti dunque ad un secondo martirio, ovvero quello della fornace ardente.
Un bellissimo dipinto del maestro Jusepe De Ribera (cappella del tesoro di S.Gennaro in Duomo) illustra questo momento della vita del Santo, nel momento in cui il beato esce illeso dalla fornace ardente.
Fallito anche il secondo tentato martirio, San Gennaro sarebbe stato condannato alla decapitazione nei pressi del forum vulcani di Pozzuoli.

Il miracolo del sangue che si scioglie

Tre volte l’anno San Gennaro rinnova il suo legame con Napoli e il suo sangue viene esposto di fronte a migliaia di cittadini e fedeli.
La date sono: il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 16 dicembre ed il 19 settembre.
In questi giorni i fedeli accorrono in massa alla cattedrale napoletana per assistere al prodigio della liquefazione del sangue, che è attesa col fiato sospeso anche dai meno superstiziosi, poiché considerata segnale inequivocabile di buon auspicio per il futuro della città.

Stefania Russo

Guida Turistica Regione Campania

Post a Comment

CHAT | Addovà Tour Napoli
Invia su WhatsApp
You don't have permission to register